ROMOLO VALLI
Romolo Valli nasce in Via Emilia San Pietro al numero 39. da una famiglia che apparteneva alla buona borghesia emilia. Terzo di tre fratelli, Ettore (detto Nedo) e Franco, vive un'infanzia felice nella sua città natale. Vince gli Agonali d'Oro del 1932 ma non prosegue il proprio percorso canoro a seguito del cambiamento di voce. Nel frattempo si iscrive al Regio Liceo di Reggio Emilia concludendo gli studi nel 1944.
Romolo o la passione teatrale. Sin da piccolo Valli sviluppa una spiccata propensione nei confronti del teatro e ad una sera di maggio del 1942 risale il proprio esordio teatrale con con un gruppo di amici nello spettacolo La famiglia dell'antiquario di Goldoni.
Arriva il momento di iscriversi all'Università ma la Guerra lo impedisce. E' costretto , pertanto, ad aderire alla leva dell'aria e viene spostato in vari aeroporti, finendo a Campoformido. Da lì, poi, in vari campi di lavoro, rischia di essere fucilato ma viene salvato dal partigiano Tripoli e con l'aiuto di un sacerdote lo aiuta nella fuga. Approda in un gruppo partigiano e lì conclude il terribile periodo della guerra.
Gli esordi in teatro. Ritorna a Reggio nel maggio del 1945 e subito mette in scena il suo primo spettacolo L'Asino d'Oro, una rivista satirica ideata e creata insieme al suo amico Vittorio Cavicchioni. In quell'anno si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza alla Università di Parma, conseguendo quattro anni dopo la laurea. Nel frattempo scrive, di dedica a letture pubbliche, fa il giornalista di cronaca, il critico teatrale e conosce molti intellettuali emiliani, tra cui: Bo, Borlenghi, Sereni, Bertolucci e tra gli altri anche Oreste Macrì. In questo stesso periodo recensisce uno spettacolo di Fantasio Piccoli che lo invita a seguirlo nella sua compagnia. Valli declina per il momento l'invito ma il giorno dopo la laurea corre a Milano dove porta in scena il primo spettacolo insieme a Piccoli regista: La dodicesima notte di Shakespeare.
La compagnia di Piccoli era Il Carrozzone, un gruppo che si rifaceva alla Barraca di Garcìa Lorca. Qui conosce alcuni colleghi che come lui saranno interpreti apprezzatissimi dal pubblico, tra i quali Adriana Asti e Valentina Fortunato.
Insieme Piccoli interpreta dieci spettacoli dal 1949 al 1952. Mentre è impegnato de Il ballo dei ladri con la regia di Fantasio Piccoli viene notato da Giorgio Strehler che lo invita ad entrare nella Compagnia dei Piccolo di Milano. Con Giorgio Strehler Valli parte da zero con piccoli ruoli fino ad ottenerne di sempre più importanti. La presenza di un intellettuale come Paolo Grassi è inoltre fondamentale per Valli e questo resta uno dei periodo più importanti per la carriera dell'attore.
Qui Romolo Valli ha modo di conoscere alcuni dei componenti di quella che verrà definita La Compagnia dei Giovani: in primis Giorgio De Lullo, Rossella Falk ed Elsa Albani che si unirà al gruppo sin da subito ma entrerà in ditta all'inizio degli anni sessanta.
Questi sono gruppo di giovani e talentuosi attori che decidono di unirsi in gruppo nell'estate del 1954.
La compagnia dei Giovani. Durante la tournée in America Latina con la compagnia del Piccolo di Milano nasce la famigerata Compagnia dei Giovani, che in realtà avrà il nome dei componenti del gruppo De Lullo-Falk-Guarnieri-Valli. Rossella Falk , rimasta a Roma, porta a termine le trattative per la formazione della Compagnia con Remigio Paone il loro primo impresario. In compagnia insieme a loro anche Annamaria Guarnieri, ex- allieva del Piccolo e reduce dal bellissimo debutto di Quando la luna è blu insieme a Enrico Maria Salerno. Insieme a loro anche Tino Buazzelli, voluto fortemente da Paone.
Inseme il gruppo affronta i primi spettacoli: Lorenzaccio che avrà un grosso successo, poi due spettacoli dal profilo più basso Spiritismo nell'antica casa e Una donna dal cuore troppo piccolo. In questo periodo Paone lascia la gestione della compagnia e a lui subentra Cappelli che terrà le redini del gruppo fino a fine anni '60.
Dal 1956 al 1973. A causa di questioni economiche , per la stagione 1955-56 Valli propone De Lullo come regista, il quale dirigerà il suo primo spettacolo Gigi di Colette. Nello stesso anno Valli e de Lullo vengono nominati da Cappelli direttori artistici della compagnia.
Gli spettacoli successivi sono La calunnia, Lo stratagemma dei bellimbusti, La Bugiarda di Diego Fabbri, scritta apposta per Rossella Falk, La Locandiera per la regia di Visconti. Per la stagione 1957 La Compagni porta in scena: Il successo, E..vissero felici e contenti e Il diario di Anna Frank. In questo spettacolo Valli ha modo di esprimere tutta la proprie capacità interpretative, dimostrandosi non solo un attore "di testa" come era da molti definito, ma anche un attore capace di trasmettere profondissime emozioni.
Durante la successiva stagione la Compagnia parte per una tournée in USdamerica. IGiovan partono da Civitavecchia il 3 giugno del 1957 e portano in scena ben quattro spettacoli in cinque paesi: Parguay, Perù e Brasile, Argentina e Paraguay. Gli spettacoli saranno: La fiaccola sotto il moggio di Gabriele D'Annunzio, Gli Innamorati di Goldoni, Lazzaro di Luigi Pirandello e Buon viaggio, Paolo di Gaspare Cataldo, tutti per la regia di Giorgio De Lullo.
Per la stagione successiva, nell'estate del 1958, la Compagnia porta in scena D'amore si muore di Giuseppe Patroni Griffi, loro amico, il quale scrive l'opera ispirandosi proprio a loro.
Tra il 1958 e il 1961 Valli porta in scena svariati spettacoli insieme alla compagnia, sempre per la regia di De Lullo: Il buio in cima alle scale (1958-59), sesso Debole (stagione 1959-60). Nella stagione 1959-60, poi, Le Morbinose, ovvero le donne di buonumore, e nella stagione 1960-61 Il carteggio Aspern in cui interpreta Jasper, un accanito collezionista di documenti del suo autore più amato, lo scrittore Aspern, opera che a causa di Jasper sfocerà in tragedia. Il personaggio è ritagliato su di lui, vista la sua immensa passione per lo scrittore Proust di cui era un altrettanto accanito collezionista. Sempre nella stagione 1960-61 porterà in scena La notte dell'Epifania all'Estate Romana di Verona.
Nella stagione 1961-62 Valli va in scena con L'Osstaggio dell'irlandese Behan sempre per la regia di De Lullo mentre per l'anno successivo la Compagnia si prepara per la tournée in Russia, voluta fortemente da un funzionario del governo russo, venuto in italia a vedere Le morbinose.
Da Marzo a maggio del 1963 la Compagnia è in tournée in U.R.S.S. e porta in scena alcuni dei cui cavalli di battaglia, come Le morbinose e uno spettacolo inedito i Sei personaggi in cerca d'utore. Lo spettacolo viene riproposto anche in italia nell'anno successivo e se in Russia risuote un enorme successo, in Italia decreta la Compagnia come una delle migliori formazioni, se non la migliore, nel panorama teatrale italiano. L'opera segna un punto chiave nella storia del teatro italiano, ha un impianto semplice, senza sovrastrutture per lasciare spazio all'elemento più importante: la parola. Valli ha il compito di fungere da intermediario spiegando il rapporto forma-vita e raccontando il dolore che i componenti si portano dentro. Sempre nello stesso anno la Compagnia porta in scena il rifacimento della Bugiarda, portato in scena qualche anno prima ed attualizzato.
Nel settembre del 1964, poi, i Giovani partecipano al Festival della Prosa di Venezia potando in scena Il Confiente, uno spettacolo definito dallo stesso autore Diego Fabbri: un esperimento scenico. Nella stagione 1964-65, poi l Compagnia rappresenta le Tre sorelle, attraverso una delicata messa in scena, nel quale gli attori sembrano muoversi con leggiadria, eleganza e bravura.
Stagione 1965-66, Il giuoco delle parti. La stagione 1965-66 è segnata dal ritorno a Pirandello con Il giuoco delle pti, in cui Valli fornisce attraverso Leone Gala, il proprio elogio massimo a Pirandello.
Gala che distrugge la propria realtà per poi ricostruirla secondo propri canoni, che ha capito "come va il giuoco" e guarda ormai la realtà in modo distaccato , che cela i propri sentimenti,, dominandoli, è interpretato magistralmente da Valli. Sempre nello stesso anno, la Compagnia è impegnata ne La Calandria (settembre 1966).
Per l'anno successivo,il 1967, invece, è pronta a portare in scena Mettiuna sera a cena di Giuseppe patroni Griffi, un'opera che tratta il tema dell'amore nelle sue forme più svariate. A giugno dello stesso anno, Valli, De Lullo, e la Albani fanno parte dello spettacolo Egmont di Goethe, con musiche di Beethoven per la regia di Luchino Visconti.
Nella stagione 1967-68 la Compagnia conclude la trilogia pirandelliana con L'amica ddelle mogli, in cui Valli è il personaggio negativo: Venzi, il quale viene accecato dalla gelosia e per gelosia arriverà a commettere gesti estremi. Valli è meraviglioso nel ruolo di Franco Venzi, uomo tormentato dalla gelosia. Sempre nella stessa stagione Valli e la Albani sono in scena con lo spettacolo Plaza suite, per la regia di Emilio Bruzzo.
Nel pieno della contestazione, la compagnia porta in scena uno spettacolo che richiama proprio questo tema, uno spettacolo che intende essere rivoluzionario a suo modo, dal momento che la compagnia era stata tacciata di essere troppo "snob" e lontana dai problemi della società.
Lo spettacolo è Victor, ovvero i bambini al potere, in cui Valli interpreta il padre del protagonista, un uomo nel corpo di un bambino interpretato da Giorgio De Lullo.
Subito dopo, i Giovani mettono in scena Giulio Cesare di Shakespeare, in occasione dell'apertura del Teatro Argentina, ma i milioni che la compagnia ha ricevuto dal Governo e utilizza per la messa in scena, non piacciono all'opinione pubblica e nonostante la messa in scena sia sobria, semplice e impeccabile, non è ben accolta. I Giovani sono candidati anche alla gestione del Teatro, ma le polemiche accese a causa dei milioni utilizzatil li fa desistere dal loro proposito.
Compagnia associata Morelli-Stoppa-De Lullo-Falk-Valli-Albani . Dopo questa messa in scena, la compagnia si scioglie per poi riformarsi in una nuova soluzione insieme a Paolo Stoppa e Rina Morelli. Insieme a loro portano in scena tra il 1971 e il 1973 ben tre spettacoli, tra i quali ricordiamo Così è, se vi pare di Luigi Pirandello, in cui Valli interpreta Lamberto Laudisi, raisonneur eccezionale che ha il compito di spiegare che realtà ha mille sfaccettature.
Dopo lo spettacolo Stasera Feydeau, la Compagnia si scioglie. I componenti prenderanno strade diverse: Valli e De Lulo si uniranno in compagnia, mentre Rossella Falk ed Elsa Albani creeranno anche loro una compagnia.
La Compagnia di prosa Romolo Valli.
In questa nuova stagione Valli presenta nella compagnia che porta il suo nome Il malato immaginario, desideroso di affrontare un testo che desse maggiore respiro alle proprie capacità. Lo spettacolo è messo in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto e riscuote un grande successo. Per la stagione 1975-76 Valli e De lullo affrotnano due spettacoli, tutto per bene di Luigi Pirandello e Terr di nessuno di Harold Pinter, spettacolo inedito in Italia, acclamato dal pubblico.
Nella stagione successiva Valli e De lullo portano in scena il rifacimento del giuoco delle parti che Valli porta in scena con immutato talento e bravura. Sempre nello stesso anno, Valli firma la regia di Trio uno spettacolo portato in scena al Festival dei due Mondi di Spoleto.
Stagione 1977-78. In quest stagione nasce la Compagnia di prosa Romolo Valli creata dalle ceneri di quella precedente. Con a nuova compagnia che conta anche molti giovani, valli porta in scena Enrico IV di Luigi Pirandello che segna un successo enorme di pubblico e Il Valzer dei cani di Andreev per la regia di Giuseppe Patroni Griffi.
Sempre con la Compagnia del Teatro Eliseo, ella stagione 1978-79, Valli porta in scena Divagazioni e delizie, uno spettacolo tradotto da Masolino D'amico che vuole essere un monologo-confessione di Oscar Wilde e nello stesso tempo anche di Valli.
Per la stagione 1979-1980. Valli ha in mente molte idee, intanto mette in scena Prima del slenzio, uno spettacolo che Patroni Griffi ha scritto appositamente per lui, con la regia di Giorgio De Lullo Purtroppo le repliche dello spettacolo vengono interrotte a a causa di un attacco d'ulcera che aveva colto Valli, poi riprese e definitivamente interrotte a causa della morte dell'attore che si schianta con l'auto sulla via Appia Antica con la propria auto, molto probabilmente a causa di un malore.